Il produttore del mese: SOS Rosarno


La campagna SOS Rosarno è gestita dalla Cooperativa Sociale Mani e Terra Onlus: 12 soci, di cui 9 soci lavoratori a tempo indeterminato, per metà africani e per metà "nativi".

Crediamo molto nel loro progetto perchè abbiamo più volte incontrato i produttori, Peppe (il logista) e Lamin (l'aiuto logista), ordiniamo i loro prodotti da 6 anni (questa è la settima annata!!), li abbiamo ospitati a Trento, alcuni di noi sono anche scesi a trovarli e ci convincono sia come metodi di produzione, sia come scelte Politiche (appositamente ho voluto scriverlo con la P maiuscola), che per le iniziative e cause che sostengono (ghetto di Rosarno, rifugiati kurdi, botteghe equosolidali, ecc.). Ci piace pensarli come produttori "a kilometro zero politico", ossia che nonostante la distanza li sentiamo molto vicini nelle scelte.
Questa è la mail che ci hanno scritto poco fa per aggiornarci sulla situazione a Rosarno:

Approfitto dell'occasione per scrivervi queste poche disordinate righe, come è nel nostro stile  :)

Stiamo per ripartire con la campagna 2019/2020, nonostante le difficoltà inaspettate di questo inizio di stagione.
L'anno scorso è andata bene, abbiamo mantenuto gli stessi numeri degli ultimi 3 anni, anche se il salto di qualità non riusciamo a farlo.

Purtroppo, non sono andati bene gli orti, e devo ammettere che è stata colpa nostra: quando siamo riusciti a portare le questioni in assemblea, ci siamo confrontati molto sulle cose da seminare e, purtroppo, qualche volta è prevalsa l'opinione di chi di agricoltura non capisce molto, ma aveva in mente solo il lavoro, quindi, per farvi un esempio: quando il voto di chi non capisce nulla di peperoncini vale quanto quello di chi invece di peperoncini ci capisce eccome, la democrazia è salva ma poi fai scelte sbagliate e ne paghi le conseguenze.
Questa vicenda, ed altre che si trascinavano da molto tempo ormai, hanno causato molta tensione tra di noi con l'inevitabile epilogo che tre di noi, tra cui Nino che, dopo essere uscito da Sos Rosarno, ha rassegnato le dimissioni anche dalla cooperativa. Riteniamo di averle provate tutte per ricomporre la questione ma ci siamo dovuti arrendere e, francamente, non crediamo ci potesse essere una soluzione diversa.

E' andata molto peggio ai nostri produttori di agrumi. Come sapete, siamo in una zona di monocoltura con una importante produzione di clementine e arance.
Purtroppo la Campagna Sos Rosarno riesce ad assorbire tra il 15% e il 25% della produzione dei nostri produttori, il resto lo conferiscono a prezzi di mercato alla Primavera, una cooperativa di Verona che qualche anno fa è stata rilevata dal colosso Agrintesa. Morale della favola, a giugno scorso hanno pagato le clementine bio 32 cent/kg e le arance bio 18 cent/kg, con costi di raccolta a carico del produttore. Se consideriamo che produrre 1 kg di clementine costa mediamente 27 cent/kg e la raccolta incide 13 cent/kg per le clementine e 9 cent/kg per le arance, praticamente siamo davanti ad un'istigazione al suicidio!

Abbiamo circa 30.000 euro di fatture non pagate, di cui quasi 10.000 da una ragazza francese che ha rilevato una bottega a Moncoutant da parte di un'altra ragazza italiana. Siamo davvero preoccupati perché ci ha detto che ha subito un furto di denaro che non può dimostrare da parte di un dipendente e che è caduta in depressione.
Questo ci ha impedito di pagare per tempo i produttori e i disastri che abbiamo combinato con gli orti ci hanno impedito di attingere dal bilancio della campagna in attesa di recuperare i crediti. Al momento dobbiamo ancora qualcosa ai produttori, ma questo di certo non ci scoraggia e siamo pronti per ripartire, nonostante le difficoltà.

Per cui, vi confermiamo tutto, anche l'arancia sospesa che l'anno scorso ha distribuito 10 mila kg di arance a famiglie bisognose.

Avremo anche un po' di avocado, dovrete solo essere fortunati di capitare nella settimana giusta.

Ad ogni modo, Pino, Nello e Toni ne hanno piantato un bel po' l'anno scorso, le piante sono già belle alte e dall'anno prossimo inizieranno a produrre.
Quest'anno sarà un'annata "scarsa" di agrumi, ma per gli ordini dei gas non avremo problemi.

In allegato il listino con i prodotti che avremo quest'anno, tra cui spicca (non ricordo se ve l'avevamo detto) il succo d'arancia.
Eh sì, finalmente ce l'abbiamo fatta.
Il Valencia che abbiamo spedito a maggio e giugno fino era particolarmente dolce, cosa abbastanza insolita per questa cultivar.
Lo abbiamo lasciato sulla pianta fino al massimo che abbiamo potuto prima che lo attaccasse la mosca, in modo che prendesse più zuccherina possibile, poi lo abbiamo raccolto e portato al laboratorio che lo ha spremuto e imbottigliato. Solo succo e basta, pensiamo davvero che sia davvero un buon risultato.
L'astinenza di vitamina C da parte dei gas, e il ritardo nella maturazione degli agrumi a causa delle temperature ancora estive, ci ha fatto arrivare ordini importanti di succo ma ancora un po' ce l'abbiamo.

Un abbraccio a tutti voi da parte nostra


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